Dal sapore mediterraneo di Grottammare, al paesaggio collinare, i sapori rurali, i borghi di carattere, le ricchezze storiche e culturali dell’entroterra piceno. Itinerari nel verde attraverso dolci dorsali e valli, in una colorata alternanza di uliveti e vigneti, alberi da frutto, campi di girasoli, grano e granturco.
Prima meta, vicinissima, lungo il mare in direzione sud verso S. Benedetto del Tronto, e a soli 5 chilometri nell’interno: Monteprandone. E’ molto legata alla vita di S. Giacomo della Marca, nato qui nel 1393. S. Giacomo lascia al suo paese il convento di S. Maria delle Grazie, fuori le mura, e una pregiata collezione di codici miniati (oggi nel Museo dei Codici presso la Biblioteca Comunale ), ciò che resta della sua celebre biblioteca, curata personalmente.
Sempre da S. Benedetto, a 6 chilometri di distanza, Acquaviva Picena e la sua fortezza medievale (fine Duecento – inizi Trecento). La caratterizza un grandioso mastio alto ben 22 metri . Proseguendo nell’interno, si scopre il centro storico gioiello di Offida. La piazza principale, con le logge del Palazzo Comunale, che ospita il Teatro del Serpente Aureo, è una delle immagini più belle del Piceno. Un altro dei simboli di Offida è la chiesa di S. Maria della Rocca, con la sua sagoma misteriosa di antichissimo tempio romanico-gotico.
Direttamente da Grottammare si può muovere in direzione Ripatransone, belvedere del Piceno, a circa 500 metri s. l. m. La vista si allarga dal mare fino al monte dell’Ascensione, ai Sibillini e al Gran Sasso. Arte e storia sono parte della vita di questo centro, ricco di musei (Museo Civico Archeologico, Museo Etnografico, Museo del Risorgimento, Biblioteca, Archivio Storico, Pinacoteca), chiese, palazzi rinascimentali e barocchi.
Da Grottammare si può anche seguire un itinerario che, lungo la Valle del Tesino, risale nell’interno fino a sfiorare il monte dell’Ascensione, toccando paesi dal carattere semplice e autentico, come Cossignano, Montalto delle Marche e Montedinove.
Procedendo da Grottammare in direzione nord lungo il mare, e quindi inoltrandosi nell’entroterra, si scoprono i pittoreschi paesi del Fermano. Il primo esempio, all’altezza sulla costa di Marina Palmense, è Torre di Palme. Girando per l’antico borgo perfettamente conservato, è possibile tra le altre cose acquistare eleganti creazioni in ferro battuto. Proseguendo verso nord lungo la costa e poi nell’interno, subito dopo il centro abitato di Pedaso, attraverso la Valle dell’Aso, si arriva a Moresco, minuscolo borgo storico caratterizzato da una particolare piazzetta triangolare.
Sempre nel Fermano, per gli amanti dell’archeologia, sono d’obbligo tappe a Ortezzano, Monterinaldo e Falerone, con le necropoli picene (IX-IV sec. a.C.) e i templi romani.
Per una gita un po’ più lunga, fino alla vicina montagna, da non perdere i borghi di Amandola, Montefortino, Montemonaco, Montegallo e Arquata del Tronto, perle del Parco dei Monti Sibillini. Boschi, grotte, cascate, la magia e le leggende del la Gola dell’Infernaccio e del Lago di Pilato.
Il Piceno è inoltre grandi città d’arte. Ascoli Piceno e Fermo sono le custodi della più alta tradizione culturale e artistica del territorio. Le loro celebri Piazza del Popolo sono un sunto dell’eleganza architettonica che queste due città sanno offrire.